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Messaggio di avviso

ELEZIONI EUROPEE

In occasione della prossima elezione del Parlamento europeo, fissata tra il 6 e il 9 giugno 2024, anche i cittadini degli altri Paesi dell’Unione Europea potranno votare in Italia per i membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia, inoltrando apposita domanda al sindaco del comune di residenza.

Si pubblica la circolare:

Circ dait 013 servelet 15 02 2024 all c - Esercizio del diritto di voto per l'elezione dei membri del Parlamento europeo 

e il modulo di domanda:

domanda iscrizione lista aggiunta cittadini ue per elezioni europee 2024 (002)

La domanda dovrà essere presentata agli uffici comunali o spedita mediante raccomandata entro l'11marzo 2024.

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ITALIANI TEMPORANEAMENTE ALL’ESTERO:

Gli elettori italiani che si trovano temporaneamente in un Paese membro UE per motivi di lavoro o di studio, nonché i familiari conviventi, possono votare per i membri spettanti all'Italia presso i seggi elettorali istituiti dagli Uffici consolari a condizione che entro giovedì 21 marzo 2024 presentino apposita domanda al Consolato competente per territorio (indirizzata al Sindaco del comune nelle cui liste elettorali sono iscritti).

La domanda deve essere redatta utilizzando preferibilmente il modello di domanda standardizzato, cliccando QUI

Elezioni Europee del 8-9 giugno 2024 - Voto studenti fuori sede

MANIFESTO STUDENTI FUORI SEDE

Domanda 

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FB IMG 1493047790116Care concittadine e cari concittadini,
Sono orgoglioso di poter celebrare il 72° anniversario della Festa della liberazione e della Resistenza.

Il mio pensiero è rivolto ai caduti per la Resistenza e la Liberazione del nostro paese e delle nostre citta’, dei nostri territori, della nostra Patria.

A loro, a quei giovani che hanno sacrificato la vita per la liberta’ e per garantire un diritto al futuro di noi tutti, a quelle donne valorose e a quegli uomini coraggiosi, Cocquio Trevisago dedica un commosso sentimento di gratitudine.

La memoria è la piu’ importante linea di congiunzione tra le generazioni;
è insieme ricordo e attualità, sentimento e azione.

La memoria di quei tragici momenti deve continuare ad essere fonte inesauribile per i nostri valori di democrazia, libertà e giustizia. 
Le generazioni che non hanno conosciuto la guerra si chiedono che significato abbia, oggi, celebrare avvenimenti tanto lontani dalle problematiche concrete che dobbiamo affrontare, in un periodo storico Nazionale difficile dal punto di vista economico e sociale, dove ciò che è stato conquistato a duro prezzo sembra svanito e più che di celebrazioni si sente il bisogno di sicurezza.
Sicurezza nel lavoro, come cita la nostra Costituzione :
“l’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”
“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”.
Sicurezza sociale per i più deboli, per gli indifesi e gli inabili.
Come si conciliano principi della costituzione con la disoccupazione dilagante, con la precarietà del lavoro giovanile, come si tutelano oggi le categorie sociali più fragili come gli anziani e i disabili in un debole sistema welfare nazionale?
La Costituzione Italiana, nata dopo la Liberazione e la Resistenza, per la quale molti hanno combattuto e dato la vita, sembra essere diventata un obiettivo irrealizzabile; il Paese progredisce con difficoltà, stretto nella morsa di una pesante crisi economica e di valori sociali.

Per questi motivi , a partire dalle nostre comunità, dobbiamo riappropriarci del senso autentico della Festa della Liberazione. L’Italia è un paese che si affaccia al nuovo millennio con un’unica certezza: i valori della propria Costituzione repubblicana.

Quegli ideali ci devono guidare nell’affrontare i problemi della modernità, che impongono riflessioni profonde, risposte complesse di nuova giustizia sociale e responsabilità rinnovate della politica.
La memoria degli eventi di settantadue anni fa è un libro fatto di molte pagine, di tante storie personali, storie di giovani, di donne e bambini che diedero una risposta nobile pagando con la propria vita i valori profondi della nostra civiltà. Essi volevano un'Italia libera e unita.

Questo è il significato della giornata della memoria che noi celebriamo oggi: ricordiamo i valori ispiratori di quella libertà che abbiamo il privilegio di vivere e il dovere di custodire. 
Rivolte a quei giovani, le parole di Giuseppe Ungaretti riempiono sempre il cuore e la mente:

“Qui 
vivono per sempre 
gli occhi che furono chiusi alla luce 
perché tutti 
li avessero aperti 
per sempre 
alla luce”.

La nostra speranza è che le giovani generazioni possano avvertire lo stesso entusiasmo e la stessa fiducia nell’affrontare la vita , che i giovani di allora avvertirono perche’ il 25 Aprile è la celebrazione della vita della nostra Repubblica ed e' la festa dei giovani d'oggi.

Danilo Centrella
Sindaco di Cocquio Trevisago